Decreto Legislativo 12 febbraio 1993, n. 39 (G.U. 20/2/1993, n.42).

Norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche, a norma dell'art. 2,
comma 1, lettera mm), della legge 23 ottobre 1992, n.421.


Il Presidente della Repubblica

Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;

Visto l'art. 2, comma 1, lettera mm), della legge 23 ottobre 1992, n. 421;

Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 23 dicembre 1992;

Acquisito il parere delle commissioni permanenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica;

Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 29 gennaio 1993;

Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro per la funzione pubblica;

Emana il seguente decreto legislativo:

Art. 1

1. Le disposizioni del presente decreto disciplinano la progettazione, lo sviluppo e la gestione dei sistemi informativi
automatizzati delle amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, e degli enti pubblici non economici
nazionali, denominate amministrazioni ai fini del decreto medesimo.

2. L'utilizzazione dei sistemi informativi automatizzati di cui al comma 1 risponde alle seguenti finalità:

a.miglioramento dei servizi;

b.trasparenza dell'azione amministrativa;

c.potenziamento dei supporti conoscitivi per le decisioni pubbliche;

d.contenimento dei costi dell'azione amministrativa.

3. Lo sviluppo dei sistemi informativi automatizzati di cui al comma 1 risponde ai seguenti criteri:

a.integrazione ed interconnessione dei sistemi medesimi;

b.rispetto degli standard definiti anche in armonia con le normative comunitarie;

c.collegamento con il sistema statistico nazionale.

4. Allo scopo di conseguire l'integrazione e l'interconnessione dei sistemi informativi di tutte le amministrazioni
pubbliche, le regioni, gli enti locali, i concessionari di pubblici servizi sono destinatari di atti di indirizzo e di
raccomandazioni, nei modi previsti dall'art . 7.

Art. 2

1. Le amministrazioni provvedono di norma con proprio personale alla progettazione, allo sviluppo ed alla gestione
dei propri sistemi informativi automatizzati.

2. Ove sussistano particolari necessità di natura tecnica, adeguatamente motivate, le amministrazioni possono
conferire affidamenti a terzi, anche tramite concessione, qualora la relativa proposta sia accolta nel piano triennale di
cui all'art. 9.

3. In ogni caso le amministrazioni sono responsabili dei progetti di informatizzazione e del controllo dei risultati, salvi i
poteri dell'Autorità prevista all'art. 4, e conservano la titolarità dei programmi applicativi.

Art. 3

1. Gli atti amministrativi adottati da tutte le pubbliche amministrazioni sono di norma predisposti tramite i sistemi
informativi automatizzati.

2. Nell'ambito delle pubbliche amministrazioni l'immissione, la riproduzione su qualunque supporto e la trasmissione
di dati, informazioni e documenti mediante sistemi informatici o telematici, nonché l'emanazione di atti amministrativi
attraverso i medesimi sistemi, devono essere accompagnati dall'indicazione della fonte e del responsabile
dell'immissione, riproduzione, trasmissione o emanazione. Se per la validità di tali operazioni e degli atti emessi sia
prevista l'apposizione di firma autografa, la stessa è sostituita dall'indicazione a stampa, sul documento prodotto dal
sistema automatizzato, del nominativo del soggetto responsabile.

Art. 4

1. È istituita l'Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione, denominata "Autorità" ai fini del presente
decreto; tale Autorità opera in piena autonomia e con indipendenza di giudizio e di valutazione (1).

2. L'Autorità è organo collegiale costituito dal presidente e da quattro membri, scelti tra persone dotate di alta e
riconosciuta competenza e professionalità e di indiscussa moralità e indipendenza. Il presidente è nominato con
decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. Entro quindici giorni
dalla nomina del presidente, su proposta di quest'ultimo, il Presidente del Consiglio dei Ministri nomina con proprio
decreto, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, gli altri quattro membri. L'autorevolezza e l'esperienza del
presidente e di ciascuno dei quattro membri dell'Autorità sono comprovate dal relativo curriculum di cui è disposta
la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, in allegato ai suddetti decreti.

3. Il presidente e i quattro membri durano in carica quattro anni e possono essere confermati una sola volta. Per
l'intera durata dell'incarico essi non possono esercitare, a pena di decadenza, alcuna attività professionale e di
consulenza, ricoprire uffici pubblici di qualsiasi natura, essere imprenditori o dirigenti d'azienda; nei due anni
successivi alla cessazione dell'incarico non possono altresì operare nei settori produttivi dell'informatica. I dipendenti
statali ed i docenti universitari, per l'intera durata dell'incarico, sono collocati, rispettivamente, nella posizione di fuori
ruolo e di aspettativa.

4. Al funzionamento degli uffici e dei servizi dell'Autorità, al fine della corretta esecuzione delle deliberazioni adottate
dall'Autorità medesima, sovrintende un direttore generale, che ne risponde al presidente dell'Autorità ed è nominato
dal Presidente del Consiglio dei Ministri, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su designazione del
presidente dell'Autorità. Il direttore generale dura in carica tre anni, può essere confermato, anche più di una volta,
ed è soggetto alle disposizioni di cui al comma 3.

5. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del tesoro, sono determinate le
indennità da corrispondere al Presidente, ai quattro membri ed al direttore generale.

Art. 5

1. Le norme concernenti l'organizzazione ed il funzionamento dell'Autorità, l'istituzione del ruolo del personale, il
relativo trattamento giuridico ed economico e l'ordinamento delle carriere, nonché la gestione delle spese nei limiti
previsti dal presente decreto, anche in deroga alle disposizioni sulla contabilità generale dello Stato, sono adottate
con regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei
Ministri, sentito il Consiglio di Stato, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro
del tesoro e su parere conforme dell'Autorità medesima. Il parere del Consiglio di Stato sullo schema di regolamento
è reso entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta, decorsi i quali il regolamento può comunque essere emanato.
Si applica il trattamento economico previsto per il personale del Garante per l'editoria e la radiodiffusione ovvero
dell'organismo che dovesse subentrare nelle relative funzioni, fermo restando il limite massimo complessivo di
centocinquanta unità. Restano altresì fermi gli stanziamenti dei capitoli di cui al comma 2, così come determinati per il
1995 e tenendo conto dei limiti di incremento previsti per la categoria IV per il triennio 1996-1998. (1)

2. L'Autorità provvede all'autonoma gestione delle spese per il proprio funzionamento e per la realizzazione dei
progetti innovativi da essa direttamente gestiti, nei limiti dei fondi da iscriversi in due distinti capitoli dello stato di
previsione della spesa della Presidenza del Consiglio dei Ministri. I fondi sono iscritti mediante variazione
compensativa disposta con decreto del Ministro del tesoro. Detti capitoli sono destinati, rispettivamente, alle spese
di funzionamento e alla realizzazione dei citati progetti innovativi. La gestione finanziaria è sottoposta al controllo
consuntivo della Corte dei conti.

Art. 6

1. Nella fase di prima attuazione del presente decreto, l'Autorità si avvale, per lo svolgimento dei propri compiti, di
personale dipendente da amministrazioni o enti pubblici, da società od organismi a prevalente partecipazione
pubblica, in posizione di comando, di distacco o, nel limite massimo del contingente previsto dalle tabelle A e B
allegate alla legge 23 agosto 1988, n. 400, di fuori ruolo, in conformità ai rispettivi ordinamenti, nonché di personale
con contratti a tempo determinato, disciplinati dalle norme di diritto privato, fino ad un limite massimo complessivo di
centocinquanta unità. L'Autorità può avvalersi di consulenti o di società di consulenza.

2. Entro il 30 giugno 1994 il presidente dell'Autorità riferisce al Parlamento sullo stato di attuazione del presente
decreto e formula proposte al Presidente del Consiglio dei Ministri in ordine all'istituzione di un apposito ruolo del
personale dell'Autorità.

Art. 7

1. Spetta all'Autorità:

a.dettare norme tecniche e criteri in tema di pianificazione, progettazione, realizzazione, gestione, mantenimento
dei sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni e delle loro interconnessioni, nonché della loro qualità
e relativi aspetti organizzativi; dettare criteri tecnici riguardanti la sicurezza dei sistemi;

b.coordinare, attraverso la redazione di un piano triennale annualmente riveduto, i progetti e i principali interventi
di sviluppo e gestione dei sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni;

c.promuovere, d'intesa e con la partecipazione anche finanziaria delle amministrazioni interessate, progetti
intersettoriali e di infrastruttura informatica e telematica previsti dal piano triennale e sovrintendere alla
realizzazione dei medesimi anche quando coinvolgono apparati amministrativi non statali, mediante
procedimenti fondati su intese da raggiungere tramite conferenze di servizi, ai sensi della normativa vigente;

d.verificare periodicamente, d'intesa con le amministrazioni interessate, i risultati conseguiti nelle singole
amministrazioni, con particolare riguardo ai costi e benefici dei sistemi informativi automatizzati, anche
mediante l'adozione di metriche di valutazione dell'efficacia, dell'efficienza e della qualità;

e.definire indirizzi e direttive per la predisposizione dei piani di formazione del personale in materia di sistemi
informativi automatizzati e di programmi per il reclutamento di specialisti, nonché orientare i progetti generali di
formazione del personale della pubblica amministrazione verso l'utilizzo di tecnologie informatiche, d'intesa con
la Scuola superiore della pubblica amministrazione;

f.fornire consulenza al Presidente del Consiglio dei Ministri per la valutazione di progetti di legge in materia di
sistemi informativi automatizzati;

g.nelle materie di propria competenza e per gli aspetti tecnico-operativi, curare i rapporti con gli organi delle
Comunità europee e partecipare ad organismi comunitari ed internazionali, in base a designazione del
Presidente del Consiglio dei Ministri;

h.proporre al Presidente del Consiglio dei Ministri l'adozione di raccomandazioni e di atti d'indirizzo alle regioni,
agli enti locali e ai rispettivi enti strumentali o vigilati ed ai concessionari di pubblici servizi;

i.comporre e risolvere contrasti operativi tra le amministrazioni concernenti i sistemi informativi automatizzati;

j.esercitare ogni altra funzione utile ad ottenere il più razionale impiego dei sistemi informativi, anche al fine di
eliminare duplicazioni e sovrapposizioni di realizzazioni informatiche.

2. Anche nell'attuazione di quanto disposto dal comma 1, lettera h), l'Autorità può proporre al Presidente del
Consiglio dei Ministri la stipulazione di protocolli di intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato,
le regioni e le province autonome di cui all'art. 12 della legge 23 agosto 1988, n. 400, con l'Unione delle province
italiane (UPI), con l'Associazione nazionale dei comuni d'Italia (ANCI), con l'Unione nazionale comuni, comunità ed
enti della montagna (UNCEM), con l'Unione delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura
(Unioncamere), nonché con enti e società concessionari di pubblici servizi in materia di pianificazione degli
investimenti, di linee di normalizzazione e di criteri di progettazione di sistemi informativi .

3. Spettano inoltre all'Autorità le funzioni ad essa riferibili in base al decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29.

4. L'Autorità può corrispondere con tutte le amministrazioni e chiedere ad esse notizie ed informazioni utili allo
svolgimento dei propri compiti.

Art. 8

1. L'Autorità esprime parere obbligatorio sugli schemi dei contratti concernenti l'acquisizione di beni e servizi relativi
ai sistemi informativi automatizzati per quanto concerne la congruità tecnico-economica, qualora il valore lordo di
detti contratti sia superiore al doppio dei limiti di somma previsti dagli articoli 5, 6, 8 e 9 del regio decreto 18
novembre 1923, n. 2440, come rivalutati da successive disposizioni. La richiesta di parere al Consiglio di Stato é
obbligatoria oltre detti limiti ed é in tali casi formulata direttamente dall'Autorità. La richiesta di parere al Consiglio di
Stato sospende i termini previsti per il parere rilasciato dall'Autorità.

2. Il parere dell'Autorità é reso entro il termine di sessanta giorni dal ricevimento della relativa richiesta. Si applicano
le disposizioni dell'articolo 16 della legge 7 agosto 1990, n. 241 (2).

Art. 9

1. L'Autorità fissa contenuti, termini e procedure per la predisposizione del piano triennale e delle successive
revisioni annuali di cui all'art. 7, comma 1, lettera b).

2. Ai fini della predisposizione del piano triennale e delle successive revisioni annuali:

a.l'Autorità elabora le linee strategiche per il conseguimento degli obiettivi di cui all'art. 1, comma 2;

b.le amministrazioni propongono una bozza di piano triennale relativamente alle aree di propria competenza, con
la specificazione, per quanto attiene al primo anno del triennio, degli studi di fattibilità e dei progetti di
sviluppo, mantenimento e gestione dei sistemi informativi automatizzati da avviare e dei relativi obiettivi,
implicazioni organizzative, tempi e costi di realizzazione e modalità di affidamento;

c.l'Autorità redige il piano triennale sulla base delle proposte delle amministrazioni, verificandone la coerenza
con le linee strategiche di cui alla lettera a), integrandole con iniziative tese al soddisfacimento dei fondamentali
bisogni informativi e determinando i contratti di grande rilievo.

3. Il piano triennale ed i relativi aggiornamenti annuali predisposti dall'Autorità sono approvati dal Presidente del
Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro del tesoro e con il Ministro del bilancio e della programmazione
economica, entro il 30 giugno di ogni anno; essi costituiscono documento preliminare per la predisposizione dei
provvedimenti che compongono la manovra di finanza pubblica.

4. L'Autorità presenta al Presidente del Consiglio dei Ministri, entro il 30 aprile di ogni anno, una relazione che dia
conto dell'attività svolta nell'anno precedente e dello stato dell'informatizzazione nelle amministrazioni, con particolare
riferimento al livello di utilizzazione effettiva delle tecnologie e ai relativi costi e benefici. Il Presidente del Consiglio
dei Ministri trasmette entro trenta giorni la relazione al Parlamento.

Art. 10

1. Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, ogni amministrazione, nell'ambito delle
proprie dotazioni organiche, individua, sulla base di specifiche competenze ed esperienze professionali, un dirigente
generale o equiparato, ovvero, se tale qualifica non sia prevista, un dirigente di qualifica immediatamente inferiore,
quale responsabile per i sistemi informativi automatizzati.

2. Il dirigente responsabile di cui al comma 1 cura i rapporti dell'amministrazione di appartenenza con l'Autorità e
assume la responsabilità per i risultati conseguiti nella medesima amministrazione con l'impiego delle tecnologie
informatiche, verificati ai sensi dell'art. 7, comma 1, lettera d). Ai fini della verifica dei risultati, i compiti del nucleo di
valutazione di cui all'art. 20, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, sono attribuiti all'Autorità.

3. In relazione all'amministrazione di appartenenza, il dirigente responsabile per i sistemi informativi automatizzati,
oltre a contribuire alla definizione della bozza del piano triennale, trasmette all'Autorità entro il mese di febbraio di
ogni anno una relazione sullo stato dell'automazione a consuntivo dell'anno precedente, con l'indicazione delle
tecnologie impiegate, delle spese sostenute, delle risorse umane utilizzate e dei benefici conseguiti.

Art. 11

1. Le amministrazioni, d'intesa con l'Autorità, riservano una quota dei posti di dirigente della dotazione complessiva
della medesima qualifica per l'inquadramento del personale specificamente qualificato nello svolgimento di attività
relative ai sistemi informativi automatizzati, purché in possesso dei requisiti richiesti per l'accesso a tale qualifica.

2. I dirigenti di cui al comma I coordinano i sistemi informativi impiegati nell'amministrazione in cui operano, sotto la
direzione del dirigente generale di cui all'art. 10, comma 1, e si avvalgono del personale dipendente specificamente
adibito allo sviluppo, gestione e manutenzione dei sistemi informativi automatizzati.

3. Il personale addetto alle attività relative ai sistemi informativi automatizzati può essere tenuto alle prestazioni
lavorative anche in ore notturne e durante i giorni festivi, con i trattamenti retributivi ed i turni previsti dai contratti
collettivi.

Art. 12

1. Le clausole generali dei contratti che le singole amministrazioni stipulano in materia di sistemi informativi
automatizzati sono contenute in capitolati approvati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto
con il Ministro del tesoro, su proposta dell'Autorità.

2. I capitolati prevedono in ogni caso:

a.le modalità di scelta del contraente, secondo le disposizioni della normativa comunitaria;

b.i criteri per la vigilanza in corso d'opera, per i collaudi parziali e per il collaudo definitivo;

c.i criteri di individuazione delle singole componenti di costo e del costo complessivo;

d.le penali per i ritardi, per la scarsa qualità dei risultati, per il mancato raggiungimento degli obiettivi, nonché i
poteri amministrativi di decadenza, risoluzione, sostituzione;

e.le modalità per la consegna o l'acquisizione dei beni e servizi forniti;

f.i criteri e le modalità di eventuali anticipazioni;

g.i requisiti di idoneità del personale impiegato dal soggetto contraente;

h.le ipotesi e i limiti dell'affidamento da parte dell'aggiudicatario a terzi dell'esecuzione di prestazioni contrattuali;

i.il rilievo degli studi di fattibilità ai fini dell'aggiudicazione dei contratti di progettazione, realizzazione,
manutenzione, gestione e conduzione operativa;

l) la dichiarazione che i titoli dei programmi applicativi sviluppati nell'ambito di contratti di fornitura siano le
amministrazioni.

2 bis. L'Autorità, nel rispetto della vigente normativa in materia di scelta del contraente, può stipulare convenzioni
con le quali l'impresa prescelta si impegna ad accettare, sino a concorrenza della quantità massima complessiva
stabilita dalla convenzione ed ai prezzi e condizioni ivi previsti, ordinativi di fornitura deliberati dalle amministrazioni di
cui all'articolo 1. I contratti conclusi con l'accettazione di tali ordinativi non sono sottoposti al prescritto parere di
congruità economica. (3)

3. In sede di prima applicazione del presente decreto, le amministrazioni possono richiedere la revisione dei contratti
in corso di esecuzione o di singole clausole, per adeguarli alle finalità e ai principi del presente decreto sulla base di
indirizzi e criteri definiti dall' Autorità.

Art. 13

1. La stipulazione da parte delle amministrazioni di contratti per la progettazione, realizzazione, manutenzione,
gestione e conduzione operativa di sistemi informativi automatizzati, determinati come contratti di grande rilievo ai
sensi dell'art. 9 e dell'art. 17, è preceduta dall'esecuzione di studi di fattibilità volti alla definizione degli obiettivi
organizzativi e funzionali dell'amministrazione interessata. Qualora lo studio di fattibilità sia affidato ad impresa
specializzata, questa non ha facoltà di partecipare alle procedure per l'aggiudicazione dei contratti sopra menzionati.

2. L'esecuzione dei contratti di cui al comma 1 è oggetto di periodico monitoraggio, secondo criteri e modalità
stabiliti dall'Autorità. Il monitoraggio è avviato immediatamente a seguito della stipulazione dei contratti di cui al
comma 1, ovvero entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto se i contratti siano già
stati stipulati. Al monitoraggio provvede l'amministrazione interessata ovvero, su sua richiesta, l'Autorità. In entrambi i
casi l'esecuzione del monitoraggio può essere affidata a società specializzata inclusa in un elenco predisposto
dall'Autorità e che non risulti collegata, ai sensi dell'art. 7 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, con le imprese parti
dei contratti. In caso d'inerzia dell'amministrazione, l'Autorità si sostituisce ad essa. Le spese di esecuzione del
monitoraggio sono a carico dell'Autorità, salve le ipotesi in cui l'amministrazione provvede alla predetta esecuzione
direttamente o tramite società specializzata.

3. Non è consentito il rinnovo alla medesima impresa contraente dei contratti di cui al comma 1 ove non sia stata
dapprima effettuata la verifica dei risultati conseguiti in precedenza, nei modi previsti dall'art. 7, comma 1, lettera d).
Qualora motivi di continuità del servizio imponessero il rinnovo, questo è disposto per il solo periodo necessario a
far compiere la verifica. L'impresa contraente è tenuta ad offrire piena collaborazione all'Autorità durante lo
svolgimento della verifica dei risultati, pena l'esclusione della partecipazione all'aggiudicazione successiva.

Art. 14

l. I contratti e i relativi atti di esecuzione in materia di sistemi informativi automatizzati stipulati dalle amministrazioni
statali sono sottoposti al controllo successivo della Corte dei conti.

2. La Corte riceve entro trenta giorni dalla stipulazione i contratti e successive periodiche informazioni sulla gestione
dei medesimi, anche sulla base di proprie specifiche richieste.

3. La Corte comunica all'Autorità gli eventuali rilievi formulati alle amministrazioni.

4. L'Autorità è tenuta a conformarsi, nella propria attività, alla pronuncia della Corte. In caso di motivato dissenso,
l'Autorità può chiedere al Consiglio dei Ministri di rappresentare alla Corte i motivi del dissenso. La Corte riferisce
annualmente al Parlamento sui risultati del controllo.

Art. 15

l. Le amministrazioni e le imprese contraenti sono tenute a fornire all'Autorità ogni informazione richiesta. Ove
l'Autorità ravvisi atti o comportamenti che possano ingenerare dubbi sulla loro conformità alle regole della
concorrenza, ne riferisce tempestivamente al presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato.

2. Ove risultino gravi inadempienze delle imprese nei confronti delle amministrazioni, l'Autorità invita le
amministrazioni competenti ad assumere i conseguenti provvedimenti, ivi compresa l'esclusione delle imprese
inadempienti dalla partecipazione a procedure di aggiudicazione di contratti di fornitura con le amministrazioni.

Art. 16

1. Entro il 31 dicembre l993 sono adottati, su proposta dei Ministri competenti, d'intesa con l'Autorità, uno o più
regolamenti governativi emanati ai sensi dell'art. 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, al fine di
coordinare le disposizioni del presente decreto con le esigenze di gestione dei sistemi informativi automatizzati
concernenti la sicurezza dello Stato, la difesa nazionale, l'ordine e la sicurezza pubblica, lo svolgimento di
onsultazioni elettorali nazionali ed europee.

2. Le disposizioni del presente decreto si applicano ai sistemi informativi automatizzati di cui al comma 1,
contestualmente ai regolamenti ivi previsti, a decorrere dal 1° gennaio 1994. Restano comunque ferme le disposizioni
di cui agli articoli da 6 a 12 della legge 1° aprile 1981, n. 121, e dei relativi provvedimenti di attuazione concernenti il
funzionamento del centro elaborazione dati di cui all'art. 8 della stessa legge.

3. Per ragioni di assoluta urgenza, le amministrazioni di cui al comma 1 hanno facoltà di procedere
indipendentemente dal parere dell'Autorità di cui all'art. 8, dandone comunicazione all'Autorità medesima. In tali casi
le amministrazioni richiedono direttamente al Consiglio di Stato il parere di competenza, che viene espresso nei
termini di cui all'art. 8, comma 4, ridotti della metà.

4. Le comunicazioni all'Autorità concernenti la progettazione, lo sviluppo e la gestione dei sistemi informativi
automatizzati di cui al comma l sono coperte dal segreto d'ufficio o dal segreto di Stato, secondo l'indicazione
dell'amministrazione interessata.

5. Dall'applicazione del presente decreto sono esclusi gli enti che svolgono la loro attività nelle materie di cui all'art. 1
del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 17 luglio 1947, n. 691.

6. Sono fatte salve le disposizioni di legge relative al trattamento di dati personali.

7. Ai fini dell'integrazione e dell'interconnessione dei sistemi informativi automatizzati resta fermo quanto previsto
dall'art. 24 della legge 7 agosto 1990, n. 241.

8. Con i regolamenti di cui al comma 1 sono altresì individuate particolari modalità di applicazione del presente
decreto in relazione all'Amministrazione della giustizia.

Art. 17

1. Al fine di non ostacolare i processi di automazione in atto, in fase di prima attuazione del presente decreto
l'Autorità propone al Presidente del Consiglio dei Ministri una procedura semplificata per l'approvazione degli studi
di fattibilità e dei progetti di sviluppo, gestione e mantenimento dei sistemi informativi automatizzati da avviare nel
corso degli anni 1993 e 1994. (4)

2. In attesa dell'approvazione del primo piano triennale, l'Autorità determina caso per caso i contratti di grande
rilievo, previa comunicazione da parte delle amministrazioni di tutti i contratti in via di stipulazione.

3. In deroga a quanto previsto dal presente decreto, per i contratti in corso di rinnovo o che vengano a scadenza
entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto è in facoltà delle amministrazioni di
prorogare i rapporti contrattuali per un periodo non superiore a tre anni, oppure di far ricorso ad apposito atto di
concessione di durata non superiore al triennio, qualora il contratto da rinnovare intercorra con società specializzata
avente comprovata esperienza pluriennale nella realizzazione e conduzione tecnica di sistemi informativi complessi.
Agli atti relativi si applicano le disposizioni di cui all'art. 14.

4. In sede di prima applicazione del presente decreto e comunque non oltre il 31 dicembre 1993, il commissario
straordinario del Governo, nominato con decreto del Presidente della Repubblica 13 novembre 1992, è presidente
dell'Autorità. Durante tale periodo non si applica il regime di incompatibilità previsto, per il presidente, dall'art. 4,
comma 3.

Art. 18

1. Alle materie regolate dal presente decreto non si applicano le disposizioni contenute negli articoli 2 e 3 del regio
decreto legislativo 18 gennaio 1923, n.94, e nell'art. 14 della legge 28 settembre 1942, n. 1140.

2. Sono abrogate le disposizioni contenute nell'art. 27, comma primo, n. 9) e, limitatamente ai riferimenti
all'informatica, n. 3), della legge 29 marzo 1983, n.93.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della
Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare.



NOTE

1.Modifiche introdotte dall'articolo 42 della legge 31 dicembre 1996, n. 675.

2.Articolo così sostituito dall'art. 4-ter del decreto legge 12 maggio 1995, n. 163, convertito, con modificazioni,
nella legge 11 luglio 1995, n. 273.

3.Comma aggiunto dall'articolo 6, comma 18, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, come sostituito
dall'articolo 44 della legge 23 dicembre 1994, n. 724

4.A norma dell'articolo 4-bis del decreto legge 12 maggio 1995, n. 163, convertito, con modificazioni, nella
legge 11 luglio 1995, n. 273: " La procedura semplificata prevista dall'articolo 17, comma 1, del decreto
legislativo 12 febbraio 1993, n. 39 per l'approvazione degli studi di fattibilità e dei progetti di sviluppo,
gestione e mantenimento dei sistemi informativi automatizzati da avviare nel corso degli anni 1993 e
1994, si applica anche ai progetti da avviare nel corso degli anni 1995 e 1996".